Come l'inverno posato su due grucce
scaccio la noia quando e come posso
attendo sera, con l'abito rosso
che spenga finalmente questa luce.
Filtra un filino ancora e si riduce
un pezzo al dì che a me pare anche
grosso
e a chi sta in apprensione innanzi a
un fosso
una vecchia sghignazza in
controluce.
Sono l'inverno e pesco fra i ricordi
di tenere stagioni, squattrinato
quando bastava a straripar dai bordi
una ragazza e un bacio conquistato
una vecchia chitarra e quattro
accordi
e riagganciare il sole
tramontato.
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