L’inverno ormai
incollato alla poltrona
vi si scollò che
maggio era inoltrato
scusandosi “ mi son
appisolato
e poi fa un freddo
cane piove e tuona”
rise la primavera un
po sorniona
col naso cola cola
costipato
gli occhi arrossati e
il viso affaticato
da un’ allergia da
polline marpiona
mentre l’estate con le
tette al vento
malediceva all'ombra di una palma
quel caldo che le dava
gran tormento
l’autunno si sedette e
con gran calma
tagliata l’uva e il
mosto già in fermento
attese il vino a
ristorarsi l’alma.
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