Canzone antica della gioventù
erosa ed ingiallita dal passato
che con la mia chitarra ho canticchiato
che canterei ma che non canto più
perché ho la voce di due toni giù
e il timbro un tempo assai ben intonato
mi sembra il campanaccio del sagrato
che da un momento all'altro caschi giù
e le mie dita lente e tremolanti
non corron più su e giù sulla
tastiera
ma vagano dubbiose ed esitanti
alla ricerca della nota vera
che intanto la canzon dei sogni
infranti
buona e tranquilla è li che aspetta e
spera.
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