sabato 19 novembre 2011

Certi giorni



Scorrono, come fiumi silenziosi
dei quali non si avverte la presenza,
labile sfuma il calco come essenza
di certi giorni orribili e tediosi

che imperano pur vuoti ed accidiosi
su la creatività e su l'efficienza,
cedono il passo a noia e decadenza
capitolando ad onta dei virtuosi.

Ma il dubbio si rafforza ed è tormenta,
quei giorni in verità non son diversi
son tali solo in una mente spenta

dimora di pensieri controversi.
Di fronte a una realtà che ci spaventa
siam noi talvolta insoliti e dispersi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Carissimo, ogni volta che mi ritrovo a leggere la tua prosa.....mi dimentico del tempo che passa, e solamente quando sento il campanello mi rendo conto che è tardissimo!

Unknown ha detto...

Augusto, sei bravissimo hai una vena speciale, particolare, descrivi anche l'attualità con sarcasmo pungente, e non ti esimi nella descrizione comica/tragica dei vari malanni che ci colpiscono più o meno tutti. Per me sei una persona eccezionale, davvero, Bravissimo!!