giovedì 13 settembre 2018

risvegli

Fatti inseguire e aspetta che ti baci da una fortuna tiepida e affettuosa ma se incalzata può farsi insidiosa e aver facile gioco degli audaci; fatti cullare e spingere alla riva ma non prendere mai l'iniziativa.

Secondo capitolo (incontri)
Mancavano pochi giorni a natale, erano passati quasi cinque mesi dal quel giorno fatale, una mattina Luca cominciò a sbatacchiare le palpebre, dalla finestra filtrava una luce rosa, stava albeggiando, aprì gli occhi, si guardava intorno cercando di ricordare dove si fosse addormentato. Niente, la sua memoria era totalmente vuota, non riusciva a ricordare nulla, si voltò di lato e vide Lucia, non si era ancora accorto della sua presenza, che bella! pensò, puntò le mani sul
materasso e con un colpo di reni si mise seduto mettendo le gambe fuori dal letto, rimase così a guardarla e a studiare i suoi delicati tratti, era splendida, dormiva profondamente, la osservava così delicatamente per non svegliarla, notò che avesse un piccolo seno ma non per questo meno attraente. 

poi gli risuonò in testa un nome, Lucia, la sua memoria aveva registrato un nome, percepito dai dialoghi del personale medico e paramedico dell'ospedale. Intanto la luce che filtrava dalla finestra si fece più accesa.A Calarè gli inverni sono abbastanza miti, per natale non é raro si abbiano giornate con un clima quasi primaverile. Alle sei arrivò il turno montante per il cambio al  turno che fece la notte, un giro di ispezione per prendere atto delle consegne, rimasero esterrefatti nel veder Luca  seduto sul letto che guardava amorevolmente Lucia. Fu trasferito in corsia, in attesa di chiarimenti. Dopo l'epifania fu rimandato a casa, quando anche Lucia si risvegliava dal sonno, non ebbero il tempo per vedersi e parlarsi con quella lucidità tale per poter stabilire un contatto.

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